Gorbaciov
Michail Gorbačëv apparve quasi improvvisamente sulla scena politica mondiale. Relativamente giovane, per i criteri a cui ci aveva abituato la nomenclatura sovietica, fu immediatamente riconosciuto come un uomo nuovo in tutto l’Occidente. La sua parabola politica, iniziata nel marzo del 1985 e conclusa nel dicembre del 1991, fu breve ma in quel lasso di tempo, lungo neppure dieci anni, le sue idee, la sua visione di società, la sua persona, e la figura della moglie Raisa, rivoluzionarono il mondo. Propugnò il dialogo e la cooperazione fra i popoli e le nazioni, auspicò la casa comune europea, firmò con il Presidente Usa il trattato di riduzione degli armamenti nucleari, vinse il Premio Nobel per la pace. Glasnost e perestrojka furono le sue parole d’ordine più famose. Parole d’ordine che furono assunte anche in Occidente dando a molti il brivido che si fosse a una svolta, dopo gli anni bui della guerra fredda.
Sconfitto dopo il tentato golpe, finì in una specie di oblio nonostante i suoi tentativi di contribuire al rinnovamento del pensiero politico e nonostante i cambiamenti epocali determinati dalle sue azioni. Attraverso trenta testimonianze di giornalisti, politici, uomini di cultura, musicisti e semplici cittadini, abbiamo voluto esplorare quale sia stata, e sia, nell’immaginario personale e collettivo, l’incidenza di Michail Gorbačëv sulle convinzioni individuali e su quelle della comunità in cui sono inseriti i nostri testimoni. Più che la politica poté l’immagine diversa che diedero Michail Gorbačëv e la moglie Raisa Maksimovna Titarenko a formare il nostro giudizio su di loro? Partendo da questa domanda, con punti di vista differenti e a volte contrastanti, le persone che abbiamo intervistato ci hanno dato risposte e suggestioni utili anche a comprendere la realtà in cui viviamo oggi.
Testimonianze di:
· Isabella Amaduzzi – insegnante
· Pierluigi Battista – giornalista
· Gianni Bombaci – presidente dell’Associazione culturale Secondo Maggio, già sindacalista
· Marco Brando – giornalista
· Luciana Castellina – scrittrice, già parlamentare italiana ed europea
· Giorgio Cazzola – già consigliere Consiglio Provinciale di Milano
· Vladimir Cela – docente Università di Tirana
· Gianni Cervetti – politico, già parlamentare italiano ed europeo
· Valentina Contavale – giornalista
· Roberto Curatolo – scrittore
· Roberto Escobar – filosofo, docente universitario
· Franco Fabbri – musicologo
· Valeria Fieramonte – giornalista scientifica
· Susanna Florio – già sindacalista
· Mariapia Garavaglia – già ministra della sanità, già parlamentare italiana
· Germano Gogna – dirigente d’azienda
· Wlodek Goldkorn – scrittore e giornalista
· Costanzo Ioni – già dirigente pubblico
· Nuccio Iovene – dirigente del Terzo Settore, già parlamentare italiano
· Gianni Lucini – giornalista e scrittore
· Latifa Madani – giornalista de “l’Humanité”
· Marina Mustovich – giornalista
· Vincenzo Petronelli – ricercatore
· Paolo Pinardi – editore
· Antonio Polito – giornalista, già parlamentare italiano
· Paola Rizzi – giornalista
· Maria Luisa Sangiorgio – insegnante, già parlamentare italiana
· Alfredo Somoza – antropologo, saggista
· Vladimir Tarasov – musicista, compositore
· Michele Trincia – imprenditore
· Maddalena Tulanti – giornalista
