Gorbaciov - Genaio 2025

Luigi Lusenti
giornalista scrittore fotografo
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Gorbaciov


michail gorbaciov il caos necessario

Michail Gorbačëv apparve quasi improvvisamente sulla scena politica mondiale. Relativamente giovane, per i criteri a cui ci aveva abituato la nomenclatura sovietica, fu immediatamente riconosciuto come un uomo nuovo in tutto l’Occidente. La sua parabola politica, iniziata nel marzo del 1985 e conclusa nel dicembre del 1991, fu breve ma in quel lasso di tempo, lungo neppure dieci anni, le sue idee, la sua visione di società, la sua persona, e la figura della moglie Raisa, rivoluzionarono il mondo. Propugnò il dialogo e la cooperazione fra i popoli e le nazioni, auspicò la casa comune europea, firmò con il Presidente Usa il trattato di riduzione degli armamenti nucleari, vinse il Premio Nobel per la pace. Glasnost e perestrojka furono le sue parole d’ordine più famose. Parole d’ordine che furono assunte anche in Occidente dando a molti il brivido che si fosse a una svolta, dopo gli anni bui della guerra fredda.
 
Sconfitto dopo il tentato golpe, finì in una specie di oblio nonostante i suoi tentativi di contribuire al rinnovamento del pensiero politico e nonostante i cambiamenti epocali determinati dalle sue azioni. Attraverso trenta testimonianze di giornalisti, politici, uomini di cultura, musicisti e semplici cittadini, abbiamo voluto esplorare quale sia stata, e sia, nell’immaginario personale e collettivo, l’incidenza di Michail Gorbačëv sulle convinzioni individuali e su quelle della comunità in cui sono inseriti i nostri testimoni. Più che la politica poté l’immagine diversa che diedero Michail Gorbačëv e la moglie Raisa Maksimovna Titarenko a formare il nostro giudizio su di loro? Partendo da questa domanda, con punti di vista differenti e a volte contrastanti, le persone che abbiamo intervistato ci hanno dato risposte e suggestioni utili anche a comprendere la realtà in cui viviamo oggi.
 
 
Testimonianze di:
 
·         Isabella Amaduzzi – insegnante
 
·         Pierluigi Battista – giornalista
 
·         Gianni Bombaci – presidente dell’Associazione culturale Secondo Maggio, già sindacalista
 
·         Marco Brando – giornalista
 
·         Luciana Castellina – scrittrice, già parlamentare italiana ed europea
 
·         Giorgio Cazzola – già consigliere Consiglio Provinciale di Milano
 
·         Vladimir Cela – docente Università di Tirana
 
·         Gianni Cervetti – politico, già parlamentare italiano ed europeo
 
·         Valentina Contavale – giornalista
 
·         Roberto Curatolo – scrittore
 
·         Roberto Escobar – filosofo, docente universitario
 
·         Franco Fabbri – musicologo
 
·         Valeria Fieramonte – giornalista scientifica
 
·         Susanna Florio – già sindacalista
 
·         Mariapia Garavaglia – già ministra della sanità, già parlamentare italiana
 
·         Germano Gogna – dirigente d’azienda
 
·         Wlodek Goldkorn – scrittore e giornalista
 
·         Costanzo Ioni – già dirigente pubblico
 
·         Nuccio Iovene – dirigente del Terzo Settore, già parlamentare italiano
 
·         Gianni Lucini – giornalista e scrittore
 
·         Latifa Madani – giornalista de “l’Humanité”
 
·         Marina Mustovich – giornalista
 
·         Vincenzo Petronelli – ricercatore
 
·         Paolo Pinardi – editore
 
·         Antonio Polito – giornalista, già parlamentare italiano
 
·         Paola Rizzi – giornalista
 
·         Maria Luisa Sangiorgio – insegnante, già parlamentare italiana
 
·         Alfredo Somoza – antropologo, saggista
 
·         Vladimir Tarasov – musicista, compositore
 
·         Michele Trincia – imprenditore
 
·         Maddalena Tulanti – giornalista
 

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